Si tratta di una conferenza dialogata in forma di gioco.
Un gioco cooperativo dove a scendere in campo sono le discipline, lo strumento è dialettico e lo scopo è nella condivisione di linguaggi.
Le regole del gioco vengono proposte per essere sperimentate da parte dei giocatori. Il gioco fa riferimento al modulo di vari giochi con la palla, sovvertendone la prospettiva.
La meta è al centro del campo.
Si vince solo se si collabora, per abilità non fisica ma intellettuale. Il punto si ottiene grazie alla collaborazione con il contendente.
Il campo da gioco è di misure e proporzioni variabili.
Ogni squadra deve scegliere un capitano.
Lo scopo è negoziare tutto sia all’interno della stessa squadra, che con la squadra contendente.
Si vince solo insieme in un risultato condiviso.
Il numero dei giocatori deve essere uguale.
Il tempo è fondamentale e viene stabilito dall’arbitro all’inizio del gioco.
Il metodo suggerito per la vittoria reciproca è la negoziazione intellettuale.
E’ previsto un solo time-out per squadra.
Le domande del gioco vengono poste dall’arbitro, moderatore di tutto il gioco e si avanza solo se avviene piena condivisione fra le due squadre, dopo essersi consultate e dopo una negoziazione.
L’arbitro puo’ tenere conto anche dei commenti del pubblico presente.
Parole chiavi del gioco: cooperazione, condivisione, negoziazione.
Lo scopo del gioco è di incontrarsi al centro, avanzando per comprensione condivisa.
Si puo’ vincere solo insieme. Altrimenti non si avanza.